Xylella, le innovazioni aiutano Agricoltura

Forse non servirà a mettere fuori gioco la Xylella, ma potrebbe aiutare gli olivicoltori a rilanciare un settore che già iniziava a sentire i colpi della crescita della concorrenza. Il sistema sviluppato da uno studio congiunto tra gli atenei di Bari, Foggia e Perugia, in aggiunta a una serie di enti locali sfrutta gli ultrasuoni per velocizzare la gramolatura. Per semplificare, diciamo che scalda la pasta di olive permettendo forti risparmi di tempo: si va da un terzo, a punte di otto decimi per i test in laboratorio. Nel peggiore dei casi, resta comunque una spinta considervole per il settore: negli ultimi anni infatti si sono inseriti nel mercato Paesi come l’Argentina, solo per citarne uno, che hanno portato alla crescita della produzione globale di quasi un quinto. Il prodotto italiano resta avvantaggiato sul piano della qualità, è mediamente di fascia alta, ma se non trova un’ulteriore spinta potrebbe non reggere il confronto con nazioni non in crisi. E questo sistema, nato da uno studio partito nel 2011, è già stato testato da alcune aziende molisane che hanno rilevato un incremento delle sostanze nutritive e un risparmio di tempo che ha avuto effetto positivi anche sull’ambiente. Risolvere l’unico ‘nodo’, la gramolatura rallenta il processo di produzione anche per un’ora, della produzione di olio potrebbe essere una grande boccata d’ossigeno per le aziende del settore.

 


Speriamo che l’ultimo albero non ci caschi in testa 

 

Michelangelo Bonessa, 29 anni di Milano.
Ho studiato al Liceo classico Parini di Milano, poi ho conseguito la laurea triennale in Scienze Storiche all’Università Statale di Milano. In seguito ho scritto un libero per la casa editrice Mursia dal titolo ‘Sociologia rurale e storia dell’agricoltura’ che ha avuto poco successo di pubblico, ma è stato considerato dall’editore uno dei progetti più interessanti su cui ha investito.
Per un breve periodo ho allevato capre cashmere nel Casentino
Mi interessano in particolare gli insetti, i coleotteri soprattutto, e le nuove tecniche e tecnologie agrarie.
L’interesse per il mondo dell’agricoltura è sempre stato vivo: buona parte ella mia famiglia possiede tutt’ora attività agricole sia dentro che fuori Italia. Con l’età non ho mai smesso di interessarmene, soprattutto per gli aspetti sociologici connessi.  Del mondo agricolo mi piace il rapporto realmente naturale con il mondo che ci circonda e tutti i sistemi creati dagli uomini per governare la ‘natura’. Del mondo nel suo complesso, la capacità degli esseri umani di creare meraviglie.
L’ostacolo principale nel quale mi sono imbattuto è il distacco dei correnti sistemi formativi dal mondo reale, soprattutto per la presenza di conoscenze sorpassate e spacciate per moderne. L’ignoranza in senso ampio è forse il nemico numero uno per chiunque nasca oggi.
Conosco l’Accademia dei Georgofili perché ho studiato al Classico e sono un giornalista.
Il blog, come tutte quelle attività che implicano il fare, mi sembra un ottimo sistema per trasmettere qualunque conoscenza
Penso che l’agricoltura, se rimane aderente alla scienza e non alle mistificazioni, può essere il motore di una nuova rivoluzione industriale: da una parte, in modo più tradizionale, accumulando capitali da reinvestire, dall’altra applicando le nuove tecnologie sia per ottimizzare la produzione, sia per affiancare nuove attività a quelle tradizionali.

Lascia un commento