
Il dramma del terremoto non ha solo colpito i centri urbani ma anche le campagne e le aree rurali, solo che non se ne parla quasi per nulla.
Aziende distrutte, stalle e ricoveri crollati ed in questo inverno particolarmente freddo intere mandrie sono costrette a passare le notti all’addiaccio, fra la neve ed il gelo.
Naturalmente l’attenzione dei media in questo momento è focalizzata sulle persone e sulle famiglie che ancora sono costretti a vivere in condizioni di piena emergenza in sistemazioni temporanee. Bisognerebbe, però, anche pensare a chi sistemazione proprio non ne ha e rimane quindi vittima delle intemperie.
Dunque oltre ai sismi anche le temperature gelide. Sono migliaia fino ad ora i capi d’allevamento che sono morti per il freddo. Per fortuna si è mossa una rete solidale formata da allevatori ed agricoltori che hanno messo a disposizione le proprie stalle nei luoghi adiacenti a quelli interessati dal sisma. Nascono quindi le iniziative come “adotta una mucca” dirette a chi ha la possibilità di offrire ricovero al bestiame delle aziende interessate dal sisma. Altra iniziativa molto interessante è “La caciotta della Solidarietà” e consiste nell’acquistare una caciotta, una pezza di formaggio, i cui proventi andranno direttamente ai produttori colpiti dal terremoto di Lazio, Umbria e Marche. Questa iniziativa ha avuto molto successo nel periodo del sisma, ma è inutile dire che ora più che mai è necessario che queste campagne continuino. Le rigide temperatura dell’inverno stanno praticamente decimando gli allevamenti, non si può più aspettare.
Spesso, al riparo dei nostri focolari, ci dimentichiamo dell’importanza dei cicli naturali. Ci dimentichiamo del generale Inverno, che liquidiamo con sufficienza alzando di un paio di gradi il termostato. Ma non è così per gli agricoltori, per chi lavora la terra, chi alleva le bestie e raccoglie i frutti della natura. In campagna non si può alzare il termostato, però si può tendere una mano ed esprimere un po’ di solidarietà a chi ne ha bisogno.
Che sia accogliere qualche pecora nel proprio fienile o comprare una forma di cacio su internet, vi assicuro che aiuterebbe a scaldare un po’ l’anima ed il corpo, ad alleviare le pene di uomini ed animali i cui prodotti sono sulla bocca di tutti, ma di cui non parla mai nessuno.