
Quei cervelli in fuga che ci danno lustro
L’emigrazione di tanti giovani laureati italiani ha creato nuove e inattese situazioni nel mondo. Da una parte, certo, come molti dicono, è una perdita secca per il Paese che ha investito negli studi di questi suoi figli e poi li vede andare via. Ma dall’altra, succede che una bella Italia della sapienza e dello studio, si diffonda per il mondo e venga riconosciuta e apprezzata. Dopo le pessime figure di alcuni politici ignoranti e culturalmente goffi, questi ragazzi preparati, seri e fattivi, aiutano la crescita della stima internazionale … portando non solo cervelli disponibili, ma anche idee, tradizioni …
Ci stiamo trasformando in un popolo nomade senza accorgercene?
Questi giovani laureati fanno tesoro di una disgrazia: quella di dovere emigrare per trovare lavoro. In California c’è una forte emigrazione di italiani. Hanno facilità nell’integrarsi e un’incredibile capacità di lavoro che a casa nessuno sospettava, ma qui dove la meritocrazia funziona, fa presto a fiorire.
Ormai gli Americani si rendono conto che la comunità italiana legata alle superstizioni più arcaiche, incapace di sottrarsi alla malavita, è morta per sempre, sostituita da una popolazione moderna, pronta a rispettare le regole del Pese ospitante … Il mondo sta cambiando e chi ne sta cogliendo gli aspetti migliori sono proprio i nostri giovani cervelli in fuga.
(tratto da un articolo di Dacia Maraini pubblicato su Il Corriere della Sera, 24/02/2015)