L’app che aiuta l’agricoltore 2.0 Agricoltura

Sono dell’opinione che stiamo (anche se molto lentamente) abbandonando, nell’immaginario collettivo, lo stereotipo dell’ agricoltore come persona senza formazione che coltiva in pieno isolamento  il suo fazzoletto di terra.

Comunque, credo che se vogliamo garantire l’approvvigionamento alimentare a livello mondiale per le prossime decadi, l’agricoltura non solo richiederà figure altamente qualificate, ma necessiterà che queste comunichino tra di loro in modo globale.

Ed in effetti è quello che ha pensato l’azienda multinazionale olandese Rijk Zwaan, proponendo ai propri agricoltori l’utilizzo di un’applicazione con la quale possano condividere con esperti e con altri agricoltori, i problemi nel management delle proprie colture, e così, darsi una mano a vicenda. Questo permetterà che un coltivatore di pomodori nella Piana del Sele possa condividere, ad esempio, i suoi problemi nell’utilizzo di sistemi di protezione per la propria coltura, con chi invece i pomodori li coltiva in California, e viceversa.

Cliccate qui per saperne di più  e per vedere il video promozionale dell’applicazione.

Beh, si tratta sicuramente di un sistema innovativo di supporto agli agricoltori e che in futuro potrà forse dare il via ad un sistema di informazione condiviso. Immagino già qualcosa come “il social network degli agricoltori”, dove si potranno  aggiungere foto, video, commentare e creare eventi.  Siamo in un tempo di “Agricoltura 2.0” dove non solo la tecnologia (quella c’è sempre stata in agricoltura) ma la rete, darà una grossa mano. Allora che ben venga lo sfruttamento del nostro uso quotidiano di smartphone per qualcosa con la quale, chi garantisce che ci sia un del cibo sul tavolo ogni giorno, possa allargare il proprio network e la propria rete di conoscenza.

Ovviamente, questo non risolverà i nostri problemi  e credo bisogna aspettare un po’ di tempo affinché questa tipologia di comunicazione prenda il largo in agricoltura, dove altri sistemi di feedback (e credo anche più efficienti) prevalgono: sto parlando di conferenze, riunioni con aziende, operatori, tecnici ed esperti del settore. Chiaramente una cosa può coadiuvare l’altra ma non si escluderanno mai a vicenda.

Beh, mi sembrava una cosa interessante da condividere a voi lettori del blog!  Mi piacerebbe sapere da voi in che modo gli agricoltori dovrebbe comunicare e se è possibile trovare un sistema di comunicazione globale tra gli agricoltori del futuro.

Alla prossima!


Claudio Cropano

“Tanto vale l’uomo, tanto vale la sua terra”

 

Ho 23 anni e vivo a Wageningen (Paesi Bassi) dove sto conseguendo la Laurea Magistrale in Plant Sciences alla Wageningen University and Research Centre.

Dopo un periodo di studio all’ Instituto Politécnico de Viana do Castelo (Portogallo), nel 2014 ho conseguito la laurea triennale in Tecnologie Agrarie all’Università degli studi di Napoli “Federico II”.

Mi intriga molto il lato scientifico dell’agricoltura, disciplina tutt’oggi reputata nell’immaginario collettivo come un qualcosa di molto approssimativo e stereotipata come attività di basso livello. A mio avviso, queste sono le conseguenze di quanto poco si conosca del mondo agricolo. Da questo presupposto, ho colto al volo l’opportunità di partecipare all’allestimento di questo blog: la buona informazione come uno dei fattori chiave per destare l’attenzione su tematiche di primaria importanza, le quali non sono sempre percepite come tali.

Conosco l’Accademia dei Georgofili e sono un accanito lettore dei suoi articoli su www.georgofili.info e un affascinato della sua storia. Penso che le giornate studio, i convegni, le mostre ed i dibattiti siano ancora dei mezzi fondamentali per sollecitare e stimolare la curiosità sulle tematiche agricole, qualcosa in più forse andrebbe fatto, in merito al conferimento di borse di studio e/o di ricerca a giovani talentuosi oppure per l’approfondimento di specifiche tematiche.

Nell’immediato e nel prossimo futuro uno dei vari compiti affidati all’agricoltura è quello di sfamare una popolazione mondiale che è proiettata a crescere fino a 9 miliardi di persone entro il 2050. Saranno dunque richieste innovazioni scientifiche e tecnologiche atte a far fronte a questa crescente richiesta di cibo rispettando, in ogni caso, i principi della sostenibilità ambientale. Nello stesso tempo, la conservazione del paesaggio rurale, l’aspetto sociale e didattico dell’agricoltura dovranno rappresentare ancora i presupposti sui quali il mondo agricolo si basa.

Contatti: cropano.claudio@libero.it oppure claudio.cropano@gmail.com

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