L’ uso della zeolite: la pietra che bolle Agricoltura

Recentemente ho conosciuto l’Agronomo Alessandro Marino Merlo, incrollabile sostenitore e divulgatore delle tecniche di Agricoltura Biodinamica, ispirate all’antroposofia dell’austriaco Rudolf Steiner. Con le sue spiegazioni e i suoi racconti di esperienze dirette mi ha fatto riflettere sull’esistenza di soluzioni alternative ai problemi che tormentano i raccolti degli agricoltori. Secondo Alessandro, che in Versilia nel 2009 con olio di soia e silicato di potassio fronteggiò vittoriosamente Tuta absoluta, un pericoloso lepidottero che distrugge le coltivazioni di pomodoro, la via giusta è quella di provare a comprendere la natura, abbandonando l’idea che un prodotto di sintesi possa risolvere tutti i problemi.

Egli insegna che non dobbiamo eliminare gli insetti, bensì capirli. Per esempio, secondo Alessandro, sono le piante a chiamare in aiuto gli afidi per liberarsi dal senso di gonfiore causato dall’eccessiva distribuzione di nitrati nei terreni. Egli sostiene che se la pianta si ammala ciò dipende principalmente dalla scorretta gestione del suolo! L’alternativa da lui proposta consiste nel riprendere alcune vecchie tecniche di coltivazione, ovvero cospargere i campi di buon letame per incrementarne la quantità di humus ed intercalare ai raccolti cover crops, meglio se costituite da leguminose, le quali verranno poi sovesciate al fine di migliorare la fertilità del suolo. Tuttavia, per Alessandro è fondamentale arricchire il terreno con un ammendante inorganico a base di zeolite.

La zeolite è un particolare minerale generato dall’incontro tra lava vulcanica e acqua di mare. Zeolite, dal greco  ‘pietra che bolle’, perché quando viene scaldata libera l’acqua imprigionata al suo interno  sotto forma di vapore. Le zeoliti naturali sono alluminosilicati, con struttura cristallina formata da celle ottaedriche tronche, con tanti micropori e un’elevata selettività molecolare. I terreni a cui viene aggiunto questo minerale risultano essere più fertili: funziona come setaccio per elementi indesiderati, conferisce un’elevata capacita’ di scambio cationico (217 meq/100 g) in particolare per calcio e magnesio, mobilizza il fosforo e trattiene l’acqua senza creare problemi di ristagno idrico.

La zeolite è anche disponibile sotto forma di polvere micronizzata, adatta per essere miscelata in acqua, ideale  per trattamenti fogliari in grado di esplicare un’azione protettiva nei confronti di molteplici patogeni e come schermo dalle eccessive insolazioni. Oltre a tutte le qualità descritte, la zeolite risulta essere esente da controindicazioni. Insomma, un concentrato di benessere per un suolo malandato, un’alternativa da non sottovalutare ed un prodotto naturale in grado di far crescere piante più sane, più forti e in armonia con l’ambiente circostante.

Per saperne di più sulla zeolite ed i suoi usi ecco a voi un link molto utile!

 


Daniele Marraccini

Mi chiamo Daniele Marraccini, ho 38 anni, lavoro da oltre quindici anni nella ditta di famiglia, un’ agraria storica di Viareggio, Agraria & Combustibili Del Pistoia, che dagli anni 80 opera nel settore della vendita di prodotti per l’agricoltura e  per il riscaldamento delle civili abitazioni. Ricopro varie mansioni, tra cui acquisti e vendite, amministrazione, consulenza tecnica, responsabile per il controllo qualità dei prodotti zootecnici.  Nel 1997 mi sono diplomato come ragioniere a indirizzo merceologico presso l’Istituto Tecnico Commerciale Carlo Piaggia di Viareggio e nel 2012-13 ho deciso d’ iscrivermi al  corso triennale presso il Dipartimento di Scienze Agrarie di Pisa, come studente lavoratore. Tale scelta è stata spinta dalla voglia  di approfondire le conoscenze nel mio campo, dalla continua richiesta d’informazioni e di sostegno da parte dei  miei clienti. Una fetta del nostro pubblico è composta da persone che svolgono l’attivita’ agricola per hobby, i quali amano  “l’ agricoltura fai da te”. Tale fenomeno ha permesso lo sviluppo di un tipo d’agricoltura che possiamo definire urbana, con microcoltivazioni allocate in terrazze, piccoli giardini e dove le verdure hanno preso il posto dei fiori, proprio per un bisogno di prodotti alimentari a basso costo e per la voglia di quell’ emozione legata al momento della raccolta di frutti dal proprio orto. Nonostante il periodo di crisi, iniziato dopo il 2008, con tanti sacrifici e duro lavoro siamo riusciti  ad andare avanti, superando i momenti difficili, addirittura crescendo in controtendenza. La strategia di merketing vincente è stata variare l’assetto commerciale in funzione delle stagioni, eliminando buchi passivi nell’arco dell’anno, ovvero versione ortoflora durante le belle stagioni ed energie alternative e gas di petrolio liquefatto per il riscaldamento domestico durante i periodi freddi. Il tutto accompagnato da un pizzico di fantasia, come la “fascina di Daniele” un’idea vintage per la vendita della legna da ardere in formato   take away  . Ogni giorno vivo circondato da molteplici articoli, per l’ornitologia, per l’allevamento, per il riscaldamento, ma il mio interesse principale rimane  la cura ed il benessere delle piante. Individuare le varie malattie comprese le fisiopatie che le affliggono è diventata una passione. Proprio per questo mi piacerebbe diventare un fitopatologo ed essere in grado di scegliere i migliori prodotti fitosanitari e non, disponibili sul mercato, con il piu’ basso impatto ambientale e  nel rispetto della salute umana. Il motivo per cui mi sono iscritto a questo blog è  condividere idee e notizie utili con ragazzi preparati e volenterosi, i quali  rappresentano la linfa vitale del nostro settore.

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