Italia-Albania: progetti di cooperazione in agricoltura Agricoltura

L’ Albania ha una popolazione di 2.9 milioni di abitanti su una superficie di 28.748 km² .

Secondo i dati del 2014 il 18,4% del PIL è prodotto dal settore primario, il 16,3% dal settore secondario mentre il 65,3% dal settore terziario. Dal punto di vista occupazionale, invece, il 44,7% della forza lavoro è impiegata nell’agricoltura, il 15,5% nell’industria e il 39,8% nei servizi.

Dal mese di aprile del 2009 il paese è membro della Nato e nel mese di giugno 2009 ha presentato la propria candidatura come nuovo membro dell’Unione Europea.
Secondo le statistiche, l’agricoltura albanese conta circa 360 mila aziende agricole con una dimensione media di 1.2 ettari. La produzione agricola del paese cresce ogni anno ad un ritmo di 2.5-3%, essa è basata ancora su un modello di economia familiare e la maggior parte degli agricoltori produce soltanto per la propria sussistenza.

L‘agricoltura albanese si presenta all’Europa come un settore con grandissime potenzialità.

La conformazione geografica del paese permette una varietà molto ampia di prodotti; le risorse idriche sono più che sufficienti e i canali principali di irrigazione e di drenaggio sono funzionali ed efficienti; l’età degli agricoltori è ancora mediamente giovane , ed inoltre, il potenziale turistico del paese è ancora intatto e una sua possibile integrazione con l’agricoltura potrebbe rappresentare un valore aggiunto, favorendo la diffusione dei prodotti locali e regionali.

La Cooperazione Italiana in Albania ha definito i propri interventi in un settore, quello agricolo e dello sviluppo rurale, di prioritaria importanza.

Il Programma di modernizzazione agricola finanziato dalla Cooperazione Italiana prevede tre iniziative del valore totale di 10 milioni di Euro, realizzate in collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura albanese.

Due interventi hanno l’obiettivo di rafforzare il contesto istituzionale.

Il primo mira ad allineare, il sistema di gestione e controllo dei sussidi agli agricoltori, agli standard dell’Unione Europea.

Il secondo punta a costituire un sistema assicurativo per la copertura dei rischi agricoli, attualmente inesistente nel paese.

La terza iniziativa vuole invece rafforzare, in modo sostenibile, l’intera filiera olivicolo-olearia, che ha un grande potenziale di sviluppo considerata le caratteristiche territoriali albanesi e la naturale vocazione agricola del paese.

Un altro significativo esempio di sviluppo sostenibile in Albania, supportato dalla Cooperazione Italiana, è rappresentato dall’iniziativa promossa dall’ONG LVIA, attiva nel nord del paese con un progetto di rafforzamento del settore vitivinicolo, che mira alla valorizzazione delle varietà e delle filiere locali attraverso la diffusione di pratiche di selezione dei vitigni tradizionali, la meccanizzazione agricola e la costituzione di consorzi di tutela.

La Cooperazione Italiana, ha promosso iniziative anche nel campo della sicurezza alimentare. Si tratta di un progetto realizzato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, in cui la Cooperazione Italiana ha sostenuto l’Istituto albanese di Veterinaria e Sicurezza Alimentare ed i meccanismi di controllo alimentare, in particolare per quanto riguarda la produzione e la commercializzazione dei mitili nella regione lagunare di Butrinto.

 

 

 


Sono Alba Abdullaj, mi sono laureata in Scienze e tecnologie agrarie (curriculum “produzioni vegetali” ) presso l’Università degli Studi di Torino nel settembre del 2015, con una tesi in “Valutazione degli effetti protettivi di estratti di Hibiscus sabdariffa  su danni causati da radiazioni ed agenti chimici”. Mi interessa molto la biochimica delle piante con relativa applicazione in campo farmaceutico ed erboristico; la micropropagazione in vitro; la tecnologia alimentare con risvolto soprattutto in alimentazione vegetariana. Inoltre sono interessata a tutto ciò che riguarda l’ambiente. Attualmente frequento il primo anno di Scienze agrarie con curriculum in Gestione sostenibile.

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