DESIGN SOSTENIBILE Ambiente

Anche il design, ovviamente più incentrato sull’estetica, si sta uniformando all’attenzione per l’ecologia e la sostenibilità.

Pareti verdi, ecologia nei materiali e nella costruzione, oggetti provenienti da materiali di scarto, ci permettono spesso di creare gli stessi prodotti ottenuti convenzionalmente ma, in maniera sostenibile salvaguardando e rispettando al contempo l’ambiente.

 

Vorrei riportare alcuni modelli di design sostenibile.

Ad esempio, lo Studio Grassi Design ha ideato un percorso sensoriale, con  i quattro elementi: fuoco, acqua, aria e terra creando oggetti e strutture che nascono da materiali rinnovabili e dialogano con la vegetazione.

Tutte le installazioni richiamano all’accoglienza ma in chiave naturale, con arredi che privilegiano il verde, come il tavolo vegetale che fa parte di una serie di arredi costruiti con tralicci di ferro grezzo e avvolti da piante rampicanti.

Personalmente, trovo di forte impatto l’idea delle tasche vegetali, costituita da moduli in kenaf e juta.

 

 

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Tasche vegetali – Studio Grassi Design

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Tasche vegetali – Studio Grassi Design

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Tavolo vegetale – Studio Grassi Design

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Tavolo vegetale – Studio Grassi Design

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Ricette di Luce – Maria Grazia Tosi

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Ricette di Luce – Maria Grazia Tosi

 

Per non parlare della Green Utopia di Maurizio Corrado direttore e fondatore della Rivista Nemeton Magazine in collaborazione con Milano Makers, associazione di designer “autoproduttivisti”. Una vera e propria città vegetale che mostra le varie possibilità per un’architettura naturale e sostenibile. Elementi come terra, paglia e bambù usate per costruire, coibentare e fornire pratico esempio di come vivere naturalmente, senza compromettere le proprie esigenze. Queste opere si ispirano alle prime tecniche di costruzione utilizzate dall’uomo per ripararsi, quali ripari costruiti con vegetali, ma anche a templi e granai. Questi ultimi, che negli anni recenti sono tornati alla ribalta in tutto il mondo occidentale per la loro grande efficacia in termini di eco sostenibilità, efficienza bioclimatica, riciclabilità ed economicità.

 

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Green Utopia – Maurizio Corrado

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Green Utopia – Maurizio Corrado

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Green Utopia – Maurizio Corrado

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Green Utopia – Maurizio Corrado

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Green Utopia – Maurizio Corrado


Alberto Niccolai

Microalghe come possibile risorsa alimentare del futuro, per creare nuovi settori di produzione agricola, innovare il settore ed i suoi imprenditori.

dottorando di Scienze Agrarie e ambientali dell’Università degli Studi di Firenze, al secondo anno. Ho deciso di intraprendere una strada alternativa come quella del Dottorato di ricerca, pur avendo superato l’Esame di Stato per l’esercizio della libera professione di Agronomo, proprio nell’ottica del blog che volete realizzare: proiettare l’agricoltura nel futuro. Il mio Supervisor è il Prof. Tredici che varie volte è stato invitato dalla Vostra Accademia per presentare le sue scoperte. Sono d’accordo che l’agricoltura è un’attività che ha molti legami con le tradizioni, ma deve inevitabilmente rivolgersi al futuro, probabilmente come unica chance per produrre le prossime risorse alimentari necessarie all’umanità. Esempio eclatante EXPO 2015, dove avremo cibi innovativi e di alto valore nutraceutico. A tal proposito, sono molto felice sia stata accettata nel concorso per la presentazione di idee innovative e buone pratiche già sviluppate e operanti  in Toscana la nostra proposta NUTRA-SPIRULINA, per la pubblicazione sul catalogo EXPO 2015.

E’ necessario ricercare nuovi fonti di energia e sostentamento per l’umanità, per questo le microalghe potrebbero rappresentare una delle possibili soluzioni, integrando i prodotti agricoli convenzionali ed apportando quindi un grande contributo al problema della limitazione delle risorse alimentari e dell’emergenza energetica. E’ necessario far conoscere meglio le grandi potenzialità delle microalghe come cibo, nell’ottica proprio di una nuova agricoltura:

TRADIZIONE MA ANCHE FUTURO.

Commenti

  1. Alberto Niccolai Paolo Grossi Dice: luglio 3, 2015 at 9:23 am

    Un po’ su questa strada c’è la cattedrale vegetale realizzata da qualche anno ad Oltre il Colle (BG), ai piedi del pizzo Arera.
    Qualche notizia e foto: http://goo.gl/wrMMaQ

    • Alberto Niccolai Alberto Niccolai Dice: luglio 4, 2015 at 7:30 am

      Grazie Paolo, splendido esempio di opera architettonica sostenibile. Da visitare!

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