Liquirizia Alimentazione

Glycyrrhiza glabra è una pianta erbacea perenne, originaria dell’Asia sud-occidentale e della regione mediterranea, appartenente alla famiglia delle Fabaceae (Leguminose).

La pianta presenta uno sviluppo che origina da un rizoma di dimensioni particolarmente elevate, da cui si ricava il principio attivo.

L’analisi dei minerali evidenzia un elevato contenuto in magnesio, calcio e potassio; sono inoltre presenti sodio, zinco, manganese, ferro e rame.

La radice ha un elevato contenuto in fenoli, flavonoidi, saponine triterpeniche, cumarine, calconi, isoflavoni e isoflavonoli; contiene in misura minore anche tannini, carotenoidi e acido ascorbico, sostanze con attività antiossidante e responsabili del colore giallo.

La glicirrizina, tra i metaboliti secondari, è il principio attivo maggiormente presente nella radice (dal 3 al 6%).

Da un punto di vista chimico è un glucoside saponinico, ovvero un composto formato dall’unione di una porzione lipofila, l’ac. glicirretico, con una catena idrofila costituita, a sua volta, dall’unione di diverse molecole di zuccheri.

L’ estratto di radice possiede una spiccata azione nel prevenire in vivo e in vitro la gastrite e l’ulcera; sia partendo da una semplice erosione della mucosa fino alla completa perforazione della parete.

L’azione protettiva dell’estratto è dovuta sia ad un aumento della secrezione delle cellule mucipare della parete gastrica, sia all’attività diretta sulla mucosa infiammata e/o ulcerata.

La somministrazione continua dell’estratto, determina nei pazienti un rapido miglioramento della sintomatologia e del quadro radiologico ed endoscopico.

L’estratto acquoso, somministrato insieme all’acido acetilsalicilico dimezza le probabilità di sviluppare ulcera gastrica indotta dal farmaco, riducendo la produzione di ac. cloridrico.

La liquirizia possiede inoltre azione antinfiammatoria in quanto l’ac. glicirretico inibisce la trasformazione del cortisolo a cortisone da parte della 11-beta-idrossisteroido-deidrogenasi.

La somiglianza del nucleo triterpenico con la struttura base dei corticosteroidi è evidente. In virtù di questa analogia strutturale, parte dell’effetto antinfiammatorio può essere attribuito ad una azione diretta sui recettori degli steroidi.


Mi chiamo Massimiliano Furfari, nel luglio del 2015 mi sono laureato in Scienze e tecnologie agrarie presso l’Università degli studi di Torino, con una tesi in “Analisi dei composti bioattivi estratti da radice di Glycyrrhiza glabra“. Attualmente frequento la laurea magistrale in Scienze agrarie. Essendo sempre vissuto in città sentivo la necessità di avvicinarmi al mondo naturale, così decisi di studiare agraria, e tutt’oggi questa si è rivelata la scelta corretta. Sono appassionato di agricoltura, ambiente e alimentazione in particolar modo mi interessa la chimica agraria, la biochimica legata alla proprietà delle piante,  la tecnologia alimentare e l’apicoltura.

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