
Agri Art: quando l’ arte incontra l’agricoltura
La natura, da sempre crea spettacoli affascinanti, dati dai vari fenomeni fisici e chimici che si susseguono nel corso del tempo andando a creare panorami mozzafiato, ma cosa accade all’ arte naturale, quando l’essere umano aggiunge ad essa la tecnologia e l’ingegno?
Oggi vi presentiamo alcune forme di Agri Art, ovvero arte fatta con l’agricoltura, raccontando le storie di alcuni artisti che hanno utilizzato piante e animali i quali, grazie anche all’aiuto tecnologico, hanno saputo creare delle vere e proprie opere d’ arte moderna.
TOMAS LIBERTINY – Arte Apistica
Tomas Libertiny è un’artista slovacco, creatore del progetto “Made by bees”, una serie di sculture create grazie all’ausilio delle api.
L’autore, infatti, crea opere d’ arte insieme a colonie di api che gradualmente danno vita alla scultura da lui pensata tramite una serie di telaietti disposti secondo le guide programmate.
Non è sicuramente un lavoro semplice, pensate che per creare la sua ultima opera “Eternity” ha dovuto impiegare ben due anni di lavoro continuo, cercando di far modellare alle sue piccole aiutanti la cera da esse prodotte su alcunii telai, andando raffigurare il busto della famosissima regina d’Egitto Nefertiti (attualmente esposto al museo Kunsthal di Rotterdam).
La fase lavorativa consiste nel fare prima di tutto un modello 3D che gli permette di creare le condizioni per una casualità controllata, successivamente crea la struttura di base, fatta da telaietti portanti.
La penultima fase è quella più importante, perché entrano in gioco le vere scultrici, ovvero sessantamila api che si occupano di creare la struttura cerosa che andrà a costituire il “Marmo” di riferimento, ed infine, l’ultimo passo è quello di livellare la cera d’api in modo tale da rendere la scultura perfetta ed armoniosa.
Che dire, sicuramente una buona scultura in senso visivo e perché no, magari anche in quello gustativo!
Approfondimenti: http://www.tomaslibertiny.com/
DAAN ROOSEGAARDE – Grow
Prendete ventimila metri quadri (2 ettari) di campagne olandesi, un’artista che da sempre unisce natura, tecnologia e design, un migliaio di luci e diversi enti di ricerca, metteteli insieme e otterrete uno spettacolo notturno unico nel suo genere.
Si intitola Grow, ed è l’ultima installazione prodotta dall’artista e designer Daan Roosegaarde.
Il tema centrale dell’opera è l’agricoltura, pratica fondamentale per la crescita e il sostentamento umano, che troppo spesso passa inosservata ai più. “Il più delle volte notiamo a malapena le enormi aree della Terra che ci stanno letteralmente nutrendo”, spiega il video di presentazione, “Grow sottolinea l’importanza dell’innovazione nel sistema agricolo: come può il light design all’avanguardia aiutare le piante a crescere in modo più sostenibile? Come possiamo rendere il contadino un eroe?”
La distesa di luci rosse e blu, che sembrano quasi galleggiare e danzare sul suolo, non solo crea un’atmosfera magica e quasi surreale, ma svolge anche una funzione di ricerca, ovvero quella delle proprietà e degli effetti positivi dell’utilizzo della luce ultravioletta sulle colture, argomento di ricerca da molti anni a questa parte, potendo affermare che oltre alla parte artistica, ciò che è stato sperimentato è anche un prototipo di un modo più sostenibile di produrre cibo.
Grow infatti è stata pensata da Daan Roosegaarde e dal suo team di designer ed esperti dello Studio Roosegaard per due anni, sulla base di sessioni di esperti della rinomata Wageningen University, dello Springtij forum e del World economic forum di Davos.
Da un punto di vista scientifico, l’installazione si ispira alle tecniche più avanzate di fotobiologia: le luci infatti favoriscono la crescita delle piante e l’effetto dei raggi ultravioletti attiva il sistema di difesa delle piante, riducendo così l’uso di alcuni prodotti fitosanitari.
Che dire, un luminoso futuro per l’agricoltura del domani.
Approfondimenti: https://www.studioroosegaarde.net/project/grow
Video dell’opera “Grow”: https://www.youtube.com/watch?v=eK-93fF3_Qk
EXTREME SHEEP HERDING
Questo video artistico è stato creato per sponsorizzare alcuni prodotti di una famosa azienda, collocata nel mercato dei dispositivi elettronici.
Il video è stato girato grazie a 300 “comparse” ovine, che seguite dagli allevatori, dai loro fidati cani accompagnatori e dalla troupe del sig. Bernard ‘The General’ Llewellyn, sono riuscite a creare un’opera d’ arte, realizzata nel tempo record di due giorni.
Le pecore gallesi, le vere star del video, erano dotate di cappotti speciali su cui sono state montate delle luci a led, le quali grazie al cambio di colore controllato, hanno saputo redigere una coreografia complessa e divertentissima.
Video Integrale: http://www.youtube.com/watch?v=9-dtfNCPQ3E